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Mosche in stalla, la lotta diventa moderna e sostenibile

Larvicidi altamente selettivi, sostanze attive ininfluenti verso gli animali a sangue caldo, lotta alle mosche adulte con insetticidi a lunga efficacia. Questa è la strategia che caratterizza il “Progetto Mosche” Newpharm per una sicurezza trasversale e un impatto ambientale limitatissimo.

Oggigiorno la gestione delle mosche negli allevamenti è uno degli aspetti centrali per garantire il benessere animale, la produttività e la biosicurezza aziendale. All’interno di un piano strategico di controllo delle mosche, moschicidi intesi come larvicidi e “adulticidi”, ricoprono un ruolo cruciale per limitare lo sviluppo della popolazione infestante.

Risulta complicato realizzare un piano di lotta moderno e sostenibile contro le mosche infestanti le strutture zootecniche senza l’ausilio di larvicidi: certamente i più strategici nella definizione del risultato finale durante un’intera stagione. Infatti, la giovane popolazione di mosche rappresentata perlopiù da larve e pupe, giace nelle lettiere o comunque al suolo dei ricoveri degli animali, immersa nella matrice organica fermentante, pertanto può ritenersi fondamentale l’applicazione di formulati larvicidi capaci di arrestare il loro sviluppo prima che giungano allo stadio adulto. In chiave moderna, i larvicidi oltre a risultare altamente selettivi contro i ditteri, quindi mosche e mosconi, sono costituiti da sostanze attive praticamente ininfluenti verso gli animali a sangue caldo, per una sicurezza trasversale e un impatto ambientale limitatissimo. 

Viceversa, lo scenario della lotta alle mosche adulte, ha subito una drastica metamorfosi, ridimensionandosi in poche molecole chiave dal certo futuro nel campo dei “biocidi” dove l’Azametiphos, come si apprenderà successivamente, ne è un esempio concreto. 

Il controllo completo delle mosche inizia dalla lotta larvicida

Il controllo totale dello stadio larvale avviene mediante la distribuzione direttamente sulle lettiere e nei focolai di proliferazione, di granuli capaci di interferire negativamente sullo sviluppo della larva, impedendone la crescita e la maturazione nello stadio adulto.


Nelle lettiere umide

Esistono larvicidi regolatori di crescita (IGR) a base di s-metoprene adatti per tutte le lettiere umide. Analogo dell’ormone giovanile degli insetti, l’s-metoprene interrompe il regolare sviluppo delle larve inducendole anzitempo alla metamorfosi. Appurato il meccanismo d’azione altamente specifico, i larvicidi a base di tale sostanza attiva possono essere considerati privi di tossicità per l’uomo e gli animali sia allevati che di compagnia.

Le formulazioni granulari vanno applicate tal quali alla dose di circa 30 g ogni m2 di lettiera umida, alterano lo sviluppo di tutte le tipologie di larve brulicanti nelle deiezioni degli animali (non solo mosche quindi) fino a 3 settimane. Nel caso in cui il substrato risultasse particolarmente asciutto, è consigliata la nebulizzazione di semplice acqua subito dopo l’applicazione, per ottenere un rapido innesco del prodotto.

Nei substrati asciutti e nei recinti esterni in pieno sole

L’alternativa per substrati asciutti, recinti esterni in pieno sole o in caso si privilegiasse un metodo applicativo legato all’acqua, è rappresentata da larvicidi a base di ciromazina molto più selettivi di quelli a base di s-metoprene benchè dotati della stessa persistenza d’azione. La particolare formulazione in granuli idrosolubili, permette la realizzazione di una soluzione applicabile con le comunissime pompe a bassa pressione, direttamente sulla sostanza organica fermentante, sede elettiva di sviluppo larvale. Nulla vieta tuttavia, la dispersione diretta dei granuli sui perimetri dei recinti o dei box degli animali, in ragione di 25 g per metro quadro. 

Anche la ciromazina appartiene come tipologia di sostanza attiva alla categoria dei cosiddetti regolatori di crescita degli insetti (IGR) nonostante agisca diversamente dall’s-metoprene. Più precisamente, la ciromazina induce anomalie evidenti ai processi fisiologici di melanizzazione e sclerotizzazione nella cuticola delle sole larve d’insetto eliminando anche in questo frangente i rischi per la salute dei mammiferi, uomo compreso. 

Su queste due formulazioni si sviluppa la lotta larvicida secondo Newpharm®, processo cardine per ottenere il controllo efficace dell’intera popolazione di mosche, considerando che le forme giovanili rappresentano la percentuale di popolazione più rilevante e facilmente eliminabile in quanto stanzianti.


La soluzione definitiva contro le mosche adulte

A base di Azamethiphos in granuli idrosolubili, esistono adulticidi ad ampia residualità applicabili sia in ambienti zootecnici che civili. Efficaci contro tutte le tipologie di mosche e mosconi, comprese le specie pungenti, i prodotti offrono uno spettro d’efficacia completo, rivolto anche a insetti striscianti del calibro di scarafaggi e tenebrioni. Nonostante la sostanza attiva non necessiti presentazioni, esistono formulazioni uniche ed innovative. Infatti, a differenza di altre sostanze attive, l’Azamethiphos ha superato a pieni consensi le recenti questioni in ambito normativo, salendo agli altari come molecola del “futuro”.

I prodotti vengono nebulizzati sulle superfici frequentate dalle mosche o pennellati direttamente sugli appositi pannelli cromatici Newpharm® e agiscono già dopo il minimo contatto con qualunque porzione del corpo dell’insetto o a seguito dell’ingestione, per un lungo periodo di tempo (stimabile in oltre 4 settimane). È doveroso ribadire come l’azione per “contatto” sia fondamentale per controllare le specie munite di apparato boccale pungente-succhiante come tafani e mosche cavalline. 


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