Il progetto
Sistema Bitecare
La nuova frontiera dell’endoinfusione inizia con il metodo Bitecare®
IL PROGETTO
Dai metodi tradizionali all’endoterapia
I tradizionali trattamenti fitosanitari alla chioma permettono solo a una percentuale minima della miscela contenente la sostanza attiva di giungere effettivamente sul “bersaglio” per esplicare le proprie funzioni.
Oltre a ridurre drasticamente le quantità di prodotti fitosanitari impiegati, la pratica dell’endoterapia risparmia l’ambiente circostante e gli organismi “non bersaglio” dall’esposizione ai fitosanitari. Per giunta si preservano suolo e falde acquifere dall’inquinamento dovuto a deriva e ruscellamento e i benefici del trattamento risultano assai più duraturi rispetto agli interventi tradizionali per irrorazione.
La tecnica dell’endoterapia permette l’eliminazione di agenti nocivi che, per le loro caratteristiche di parassiti, invadono i tessuti di piante legnose siano esse latifoglie o conifere.
Tale pratica consente inoltre di apportare nutrienti a rapida assimilazione alle piante ad alto fusto.
Il progetto
La rivoluzione dell’endoterapia
La nuova frontiera dell’endoinfusione inizia con il metodo Bitecare®, un sistema unico che permette di distanziare meccanicamente i tessuti vegetali con la sola forza dell’operatore per infondere nei vasi xilematici, collocati subito sotto la corteccia, piccole quantità di liquidi ad azione nutriente o antiparassitaria.
L’innovativo metodo Bitecare® non prevede nessun foro ai danni del tronco per iniettare la soluzione, qualunque sia la specie. Un ago di sezione lenticolare distanzia le fibre vegetali mentre la soluzione nutriente o terapeutica entro nello xilema a pressione atmosferica o a bassa pressione, evitando stress o traumi. Questo sistema non lascia alcun segno permanente sulla pianta poiché non viene asportato tessuto legnoso.
Successivamente all’estrazione dell’ago non è richiesto alcun trattamento specifico in quanto non si realizza nessuna lacerazione dei tessuti.
Bitecare® è stato sviluppato in seguito alle ricerche condotte dallo Spin-off dell’Università di Padova PAN/ De Rebus Plantarum. L’innovativo metodo per la cura delle piante è stato brevettato e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e il prestigioso Premio Nazioni Unite/UNIDO nel 2016.
STEP 1
Raggiungimento vasi
Attraverso lo strumento di endoinfusione Bite®, uno speciale ago si inserisce tra le fibre.
Nessuna lacerazione e asportazione dei tessuti.
Totale prevenzione da infezioni.
Nessun riscaldamento dei tessuti e quindi nessuna lesione permanente.
Nessuna lacerazione dei tessuti.
Totale prevenzione da infezioni.
Nessun riscaldamento dei tessuti e quindi nessuna lesione permanente.
STEP 2
Introduzione liquido
Infusione spontanea tramite pressione atmosferica o iniezione a bassa pressione.
Nessuna embolia e nessuna modifica della fisiologia della pianta.
Nessuna alterazione delle caratteristiche dei prodotti impiegati e nessuna perdita di liquido.
I tessuti non vengono danneggiati.
Nessuna modifica della fisiologia della pianta.
Nessuna alterazione delle caratteristiche dei prodotti impiegati e nessuna perdita.
I tessuti non vengono danneggiati.
STEP 3
Chiusura delle aperture
Il punto di inserzione può essere trattato con prodotti naturali (propoli).
Cicatrizzazione completa in qualche settimana.
Nessun deficit di forza e vitalità.
Nessun danno estetico.
Cicatrizzazione completa in qualche settimana.
Nessun deficit di forza e vitalità.
Nessun danno estetico.
Distanziamento delicato dei tessuti senza lesioni.
Raggiunti i vasi xilematici potranno essere introdotte soluzioni terapeutiche. I tessuti distanziati cicatrizzano naturalmente
in qualche settimana.
Lo speciale ago a sezione lenticolare permette
il divaricamento spontaneo di un fascio di fibre
esercitando una frizione minima.