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Lo iodio: una soluzione rapida ed efficace per l’igiene

Tra gli agenti antimicrobici più rinomati di sempre spicca lo iodio. Lo iodio risulta attivo verso la maggior delle specie batteriche, ivi compresi i bacilli tubercolari. Il profilo di attività dello iodio comprende i funghi patogeni e molte specie di virus, sia contenenti lipidi che privi di lipidi. Poiché lo iodio applicato singolarmente soffriva la presenza di materiale organico sulle superfici, venne associato a sostanze tensioattive per formare i cosiddetti iodofori.

Il vantaggio dello iodoforo deriva non solo dalla capacità di agire in presenza di sporco anche organico, ma pure dalla scarsa cessione di colore e l’assenza di fenomeni irritanti.

Lo iodopovidone

Il migliore iodoforo in assoluto è lo iodopovidone, una combinazione tra lo iodio e un additivo di natura alimentare, il polimero polivinilpirrolidone (PVP).

La qualità dello iodio come disinfettante è nota dai tempi più remoti, tanto che ancor oggi viene usato in campo ospedaliero per la disinfezione di cute e ferite. Poter impiegare il prodotto in ambito alimentare e zootecnico significa trasporre in altri ambiti una molecola formidabile dall’indiscussa attività microbicida.

Il potere germicida dello iodio è attribuito alla capacità ossidante dello stesso. Una volta penetrato nella cellula del microrganismo, virus compresi, altera irreversibilmente il materiale genetico nonché complessa le proteine.

Lo iodio trova ancora oggi largo impiego nei processi di purificazione dell’acqua, specie in itticoltura, riducendo l’impiego di farmaci e altri composti chimici.


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